IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visti i decreti del Presidente della Repubblica in data 12 febbraio
2021 di costituzione del nuovo Governo; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio  2021,
con il quale l'onorevole Maria Rosaria  Carfagna  e'  stata  nominata
Ministro senza portafoglio; 
  Visto il proprio decreto in data 13 febbraio 2021 con il  quale  al
Ministro senza portafoglio onorevole Maria Rosaria Carfagna e'  stato
conferito l'incarico per il Sud e la coesione territoriale; 
  Visto il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  25
febbraio 2021 con il quale l'onorevole Dalila Nesci e' stato nominato
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400  recante   «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  286,  recante
«Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di  monitoraggio
e  valutazione  dei   costi,   dei   rendimenti   e   dei   risultati
dell'attivita'  svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a   norma
dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303,  recante
«Ordinamento della Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  a  norma
dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in  legge,
con modificazioni, dalla  legge  30  luglio  2010,  n.  122,  recante
«Misure urgenti  in  materia  di  stabilizzazione  finanziaria  e  di
competitivita' economica», e, in particolare, l'art. 7, comma 26, che
attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri le  funzioni  di
cui all'art. 24, comma 1, lettera  c),  del  decreto  legislativo  30
luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo  per  le  aree
sotto utilizzate, fatta eccezione per le funzioni  di  programmazione
economica e finanziaria non comprese nelle politiche  di  sviluppo  e
coesione; 
  Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011,  n.  8,  e  successive
modificazioni e integrazioni, recante  «Disposizioni  in  materia  di
risorse  aggiuntive  ed  interventi  speciali  per  la  rimozione  di
squilibri economici e sociali, a norma dell'art.  16  della  legge  5
maggio 2009, n. 42»; 
  Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge,
con modificazioni, dalla legge  30  ottobre  2013,  n.  125,  recante
«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di
razionalizzazione   nelle   pubbliche   amministrazioni»,    e,    in
particolare,  l'art.  10,   concernente   misure   urgenti   per   il
potenziamento delle politiche di coesione,  che  ha  attribuito  alla
Presidenza del Consiglio dei ministri  specifiche  funzioni  relative
alle politiche di coesione; 
  Visto il comma 1 dell'art. 10 del  citato  decreto-legge  3  agosto
2013,  n.  101,  che  ha  previsto  l'istituzione  di  una  struttura
dedicata, denominata «Agenzia per la coesione territoriale»; 
  Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di  stabilita'  2015)»  e  in  particolare  l'art.  1,   comma   703,
concernente la programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione
per il periodo 2014-2020; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2014,  n.  133,  convertito  in
legge, con modificazioni, dalla  legge  11  novembre  2014,  n.  164,
recante «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione
delle  opere   pubbliche,   la   digitalizzazione   del   Paese,   la
semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e
per la ripresa delle attivita' produttive», e, in particolare, l'art.
33, comma 13; 
  Visto il decreto-legge 5 gennaio 2015, n. l, convertito  in  legge,
con  modificazioni,  dalla  legge  4  marzo  2015,  n.  20,   recante
disposizioni  urgenti  per  l'esercizio  di  imprese   di   interesse
strategico nazionale in crisi  e  per  lo  sviluppo  della  citta'  e
dell'area di Taranto; 
  Visto il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito in  legge,
con modificazioni,  dalla  legge  3  agosto  2017,  n.  123,  recante
«Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno»; 
  Visto, in particolare, l'art. 5, del citato decreto-legge n. 1  del
2015,  il  quale  prevede  che,  in  considerazione  della  peculiare
situazione dell'area di Taranto, l'attuazione  degli  interventi  che
riguardano detta area sia disciplinata  da  uno  specifico  contratto
istituzionale di sviluppo e che sia istituito un tavolo istituzionale
permanente per l'area di Taranto; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  25
febbraio 2016, recante «Istituzione della  Cabina  di  regia  di  cui
all'art. 1, comma 703, lettera c), della legge 23 dicembre  2014,  n.
190»; 
  Vista la legge 30 dicembre  2020,  n.  178,  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2021  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2021-2023» e  in  particolare  l'art.  1,
commi 177 e seguenti, concernenti la programmazione del Fondo per  lo
sviluppo e la coesione per il periodo 2021-2027; 
  Visto, in particolare l'art. 1, comma 178, lettera d), della citata
legge 30 dicembre 2020, n. 178, che prevede che la Cabina di regia di
cui al citato decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri  25
febbraio 2016 opera anche sulle risorse del Fondo per lo  sviluppo  e
la coesione - programmazione 2021-2027; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1°
ottobre 2012, e successive modificazioni, recante «Ordinamento  delle
strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri» e, in
particolare, l'art. 24-bis, relativo al Dipartimento per le politiche
di coesione; 
  Ritenuto opportuno delegare al Ministro per il Sud  e  la  coesione
territoriale, onorevole Maria Rosaria Carfagna, le funzioni di cui al
presente decreto; 
  Sentito il Consiglio dei ministri; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                Delega di funzioni in materia di Sud 
                       e coesione territoriale 
 
  1. A decorrere dal 12 marzo 2021, al Ministro senza portafoglio per
il Sud e la coesione territoriale, onorevole Maria Rosaria  Carfagna,
di seguito  denominato  «Ministro»,  e'  delegato  l'esercizio  delle
funzioni di coordinamento, indirizzo, promozione d'iniziative,  anche
normative,  vigilanza  e  verifica,  nonche'  ogni   altra   funzione
attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei
ministri o al Ministro delegato per la  coesione  territoriale  e  il
mezzogiorno, o per il Sud, relativamente alla materia delle politiche
per la coesione territoriale e per gli  interventi  finalizzati  allo
sviluppo del Mezzogiorno. 
  2. In particolare, fatte salve le competenze attribuite dalla legge
ai singoli Ministri, il Ministro, quale  Autorita'  politica  per  la
coesione, e' delegato a: 
    a) esercitare le  funzioni  di  cui  all'art.  7,  comma  26  del
decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dalla  legge  30  luglio  2010,  n.  122,  nonche'  le
funzioni di cui all'art. 1, comma 703, della legge 23 dicembre  2014,
n. 190 e all'art. 1, commi 177 e seguenti, della  legge  30  dicembre
2020, n. 178; 
    b) presiedere la  Cabina  di  regia  istituita  con  decreto  del
Presidente del  Consiglio  dei  ministri  25  febbraio  2016  per  la
programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020,  di
cui all'art. 1, comma 703, lettera c), della legge 23 dicembre  2014,
n. 190 e all'art. 1, comma 178, lettera d), della legge  30  dicembre
2020, n. 178, per la programmazione del Fondo per lo  sviluppo  e  la
coesione 2021-2027; 
    c) esercitare le funzioni attribuite al Presidente del  Consiglio
dei ministri, di cui all'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n.
101, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge  30  ottobre
2013, n. 125, come modificato dall'art. 1,  comma  178,  lettera  f),
della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e in particolare,  al  fine  di
garantire il coordinamento, il monitoraggio e  l'adozione  di  idonei
strumenti di impulso  e  di  accelerazione,  ad  adottare  direttive,
indicare priorita' e obiettivi, in relazione a  quanto  previsto  dal
citato  articolo  10  per  lo  svolgimento  delle  funzioni  e  delle
attivita' proprie dell'Agenzia per la coesione territoriale; 
    d) promuovere e coordinare  la  sottoscrizione  e  la  successiva
attuazione dei contratti istituzionali di sviluppo ai sensi e per gli
effetti di cui all'art. 6 del decreto legislativo 31 maggio 2011,  n.
88,  all'art.  9-bis  del  decreto-legge  21  giugno  2013,  n.   69,
convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n.
98, all'art. 1, comma 178, lettera f), della legge 30 dicembre  2020,
n. 178, presiedendo i relativi tavoli istituzionali, ivi  incluso  il
tavolo istituzionale permanente per l'area di Taranto di cui all'art.
5 del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito  in  legge,  con
modificazioni, dalla legge 4 marzo  2015,  n.  20,  e  coordinando  i
programmi  di   intervento   volti   al   superamento   della   crisi
socio-economica ed ambientale di' detta area; 
    e)  promuovere  e  coordinare  le  politiche  e  gli   interventi
finalizzati allo sviluppo economico dei territori,  ivi  comprese  le
aree interne, in una logica di coesione, e in coerenza con le  azioni
funzionali  al   soddisfacimento   dei   livelli   essenziali   delle
prestazioni di cui alla lettera m) dell'art. 117 della  Costituzione,
avuto riguardo anche all'utilizzo dei fondi strutturali europei e  ai
programmi  di  supporto  alle  riforme,  nonche'  alle  strategie  di
attuazione e revisione della programmazione comunitaria  2014-2020  e
di  coordinamento,  indirizzo  e  definizione  della   programmazione
comunitaria 2021-2027, rapportandosi con le  istituzioni  dell'Unione
europea e favorendo e indirizzando i processi di concertazione  e  di
interscambio, nell'ambito  dei  diversi  livelli  istituzionali,  tra
soggetti e  tra  competenze  operanti  nell'economia  dei  territori,
nonche' assicurando sinergia e coerenza delle relative  politiche.  A
tal fine, il Ministro adotta le iniziative necessarie  per  garantire
un costante e sistematico monitoraggio della dinamica delle  economie
territoriali  per  poter  promuovere  interventi  o  azioni  volte  a
accelerare processi economici di sviluppo; in tale ambito,  individua
strumenti per favorire mezzogiorno al  fine  di  ridurre  il  divario
economico e sociale con le regioni del centro-nord; 
    f) promuovere e coordinare  le  strategie,  le  politiche  e  gli
interventi, da perseguire a livello nazionale ed europeo,  in  favore
delle  aree  interne,  con  particolare  riferimento  alla  Strategia
nazionale per le aree interne; 
    g) concorrere alla promozione  degli  interventi  in  materia  di
politiche relative alle aree urbane e metropolitane, da perseguire  a
livello  nazionale  ed  europeo,  anche  partecipando   al   Comitato
interministeriale per le politiche urbane; 
    h) presiedere la Cabina di regia di cui all'art.  33,  comma  13,
del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito in legge, con
modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164; 
    i) promuovere e coordinare  l'istituzione  e  l'attuazione  delle
zone economiche speciali di cui al decreto-legge 20 giugno  2017,  n.
91, convertito in legge, con  modificazioni,  dalla  legge  3  agosto
2017, n. 123, presiedendo in particolare la Cabina di  regia  di  cui
all'art. 5, comma  1,  lettera  a-quater),  del  medesimo  decreto  e
fornendo ai Commissari straordinari di Governo  di  cui  all'art.  4,
comma 6, del medesimo decreto, gli indirizzi  politici  e  strategici
che assicurino coordinamento e l'impulso delle relative attivita'; 
    l) esercitare le funzioni di cui al decreto-legge 20 giugno 2017,
n. 91, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge  3  agosto
2017,  n.  123,  e  in  particolare,  al   fine   di   garantire   il
coordinamento, il monitoraggio e l'adozione di  idonei  strumenti  di
impulso e di accelerazione, ad adottare puntuali atti di indirizzo  e
programmatori  in  relazione   a   quanto   previsto   dal   predetto
decreto-legge; 
    m) promuovere e monitorare l'attuazione delle disposizioni di cui
all'art. 7-bis del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito
in legge, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n.  18;  a
tal fine sono delegate al Ministro, con riferimento  al  Mezzogiorno,
funzioni di impulso e coordinamento per favorire e accelerare piani e
programmi nazionali di investimento; 
  3. Per l'esercizio delle funzioni di cui al presente  articolo,  il
Ministro si avvale del Dipartimento per le politiche di  coesione  di
cui all'art. 24-bis del decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni e  integrazioni,
recante l'ordinamento delle strutture generali della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri.